venerdì 19 giugno 2009

Incontro con l'Assessore A. C. Rizzi: lo stato attuale ed il futuro prossimo della Caimi



Ringraziamo la cortese attenzione dell’Assessore allo Sport A.C. Rizzi il quale il giorno 17 giugno u.s. ci ha ricevuti. Nel corso dell’incontro ha chiarito che:




1. la Piscina Caimi è proprietà del Comune ed è nella sua disponibilità

2. l’Assessore si è impegnato a fare in modo che l’impianto venga ripristinato e riaperto al pubblico per il 2010

3. l’Amministrazione vorrebbe un progetto che preveda la copertura della piscina in modo da renderla operativa tutto l’anno.

4. le notizie apparse sui giornali, che riportavano dichiarazioni del suo predecessore, non sono più attuali, così come gli stanziamenti e la destinazione a centro termale indicati nell’articolo di A. Gallione, apparso su Repubblica in data 01/09/2008.

L’assessore ha poi prestato gentile attenzione alle idee del nostro progetto: in particolare abbiamo illustrato le potenzialità dello stesso e portato ad esempio la realtà belga di Nemo 33, che ha in parte ispirato il nostro progetto (http://www.nemo33.com/).

La differenza sostanziale è che quella realtà è puramente commerciale, mentre la nostra idea parte dal principio di impresa sostenibile con intento sociale e di conservazione del monumento.

La nostra prospettiva ci sembra difficilmente compatibile con l’indirizzo dell’Assessore che ci pare essere volto alla realizzazione di un centro sportivo classico come altri, peraltro bellissimi, già presenti sul territorio, che, a comprensibile e giustificato parere di Rizzi, darebbe maggiori garanzie di fruibilità e sostenibilità economica.

Ci piace comunque sperare che talune idee possano essere riprese da chi realizzerà il nuovo impianto.

Il nostro progetto probabilmente non avrà la possibilità di concretizzarsi, ma siamo fieri di avere contribuito a fare chiarezza sull’annosa questione del recupero della Piscina Caimi e di essere stati da stimolo per l’imminente (2010), così ci assicura l’Assessore Rizzi, soluzione del problema.

Il nostro impegno proseguirà ed invitiamo i nostri numerosi sostenitori a fare altrettanto: è necessario vigilare affinché la dichiarazione di intenti dell’Assessorato non resti lettera morta a causa di qualche imprevisto burocratico o politico. E’ fondamentale dare un contributo attivo all’Amministrazione nel perseguire il dichiarato sforzo realizzativo.

Come abbiamo riferito all’Assessore Rizzi, offriamo la nostra collaborazione tecnica e creativa di cittadinanza attiva per il progetto che sarà, ma non demorderemo dal sostenere la necessità dell’utilizzo dell’impianto per uso sportivo e sociale, nel rispetto della sua storia ed architettura.

Pensiamo che chiunque disponendo, senza troppi vincoli, di quell’area potrebbe costruire un impianto sportivo funzionale e tecnologicamente avanzato: cosa diversa è farlo nel rispetto della struttura e realizzando qualche cosa di nuovo ed unico.

Abbiamo immaginato e progettato un’impresa sostenibile che gestisse una proposta variegata di attività concentrata sull’antica piscina scoperta, viva estate ed inverno, un impianto sportivo proiettato verso la ricerca, il sociale e la cultura oltre che luogo di svago per i cittadini.
La nostra motivazione è quella di proporre a Milano di cogliere un opportunità all’avanguardia in campo sportivo, sociale, economico nonché tecnico ed in questo insisteremo.

Ringraziamo l’Assessore per essersi attivato e per l’impegno ad assicurare a breve la pubblica fruizione della Piscina Caimi già Bagni Botta.

La vera funzione del Blog inizia ora, invitiamo i lettori ad essere propositivi ed a scrivere i loro pareri in merito. Noi pubblicheremo di settimana in settimana i dettagli non ancora approfonditi del nostro progetto, pensando che potrebbero essere spunto positivo per il futuro ripristino dell’impianto o, chissà, per altre realizzazioni di interesse sociale.

Felice Righetti - Andrea Vido de'Zaccaria

Deep Riders

15 commenti:

  1. Buongiorno ai DeepRiders ad eai fruitori di questo blog.
    Ho letto con molto interesse tutto quanto è qui scritto sulla Piscina Caimi e mi preme evidenziare alcune cose, cercando di sintetizzarle al meglio.
    Io sono assolutamente un amante di questo Centro Balneare, come dell'Argelati e della Romano, strutture, tutte, a mio avviso, meravigliose, ma...
    Impianti aperti 3 mesi all'anno, con un'età che si aggira sulla settantina, oggi come oggi, sono ingestibili alle condizioni "imposte" dal Comune. Condizioni imposte a favore dei cittadini, sia chiaro! Come si può pensare di rendere economicamente funzionale un impianto in cui è NECESSARIO spendere, al minimo, 1.500.000 euro per renderlo decorosamente sfruttabile, facendo pagare l'ingresso solo 5 euro a persona? Provate a fare due conti: 5 euro per 30.000 ingressi 150.000 all'anno. Bisogna pagare l'acqua, utenze elettriche, pulizie, cassa, sicurezza, assistenti bagnanti, assicurazioni... E questo, tenendo l'impianto aperto per 3 mesi... E quando, una Società, Associazione o quant'altro, recuperà più la spesa??? Dopo vent'anni...facciamo anche 15... Ed a quel punto, si ricomincia, perchè l'impianto sarà vecchio di vent'anni ed avrà bisogno di manutenzione...
    Allora bisogna mettere mano al prezzo "calmierato" del Comune...E qui sorgono problemi con gli utenti, che vogliono tutti, e ci mancherebbe..., la piscina aperta, ma pagando 5 euro, non di più... Insomma, non è davvero facile far funzionare adeguatamente una struttura del genere, accontentando tutti. Oggi come oggi, la piscina Caimi e un debito per chiunque la prenda in gestione ed il fatto che, giustamente, sia anche diventato monumento degno di tutela, non fa altro che rendere difficilissimo, se non impossibile, anche solo pensare ad interventi più radicali sulla struttura, che ne permettano l'utilizzo per 12 mesi all'anno: la sovrintendenza non concederà facilmente permessi per coprirla o per modificarne, come sarebbe NECESSARIO, parti strutturali. La piscina NON è dotata di sale macchine adeguate, la vasca è un autentico colabrodo e le spese per fare un lavoro serio sono davvero ingentissime. Purtroppo, a parole, c'è sempre la coda di persone, giuridiche e fisiche, che si offrono per fare miracoli, ma, conti alla mano, si tirano tutti indietro e la patata bollente resta sempre nelle mani del Comune e, alla fine, della sempre vituperata Milanosport. La quale, con i limiti dovuti ai prezzi calmierati (si veda il costo d'ingresso giornaliero in una qualsiasi piscina aperta privata...!), fa miracoli per garantire un uso per lo meno decoroso delle strutture che le vengono affidate.
    Io, per inciso, lavoro a Milanosport e posto che, ovviamente, posso essere di parte, sono però piuttosto informato sul reale stato dell'arte...

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  2. Gentile lavoratore di Milanosport, condividiamo le sue considerazioni economiche in pieno. Esse sono alla base della nostra idea. L'acqua, mantenuta a tariffe Comunali, come noi riteniamo giusto che sia, non può sostenre la gestione dell'impianto. Abbiamo letto e sentito di tutto, ma in realtà solo un progetto variegato come o simile al nostro potrebbe soddisfare tutte le esigenze in campo. Siamo consapevoli delle difficoltà di Milanosport, che nel caso specifico troverebbe un limite istituzionale a gestire e a creare le attività collaterali che darebbero sostentamento all'impianto, mantenendo ed ampliando le esigenze sportive e sociali dello stesso. Anche ieri su Repubblica abbiamo letto dichiarazioni contraddittorie e considerazioni che ci preoccupano, per modalità di realizzazione e per contenuti. Nel corso del nostro incontro con l'Assessore Rizzi, abbiamo chiarito che per noi la gestione della sola "acqua", non potrebbe che avere esito fallimentare, anche se ci siamo sentiti rispondere che le piscne coperte rendono bene: noi non lo crediamo. Tutto ciò rafforza la convinzione del nostro intento, realizzare qualche cosa di fortemente innovativo, ma al tempo stesso semplice. I dettagli li pubblicheremo nelle prossime settimane, anche se, quanto prospettato dall'Amministrazione, pare portare a soluzioni ben diverse. E' però con sorpresa che taluni concetti da noi esposti, siano, seppure male, in qualche modo ripresi sui giornali. Non abbiamo verità in tasca, ma basiamo il nostro convincimento su presupposti sociali e sui numeri offerti dal territorio. Il ripristino del monumento e dell'attività sportiva in Caimi è una operazione non semplice e necessita di nuove prospettive, per questo siamo scettici sul buon esito di quanto prospettatoci, a meno che quell'area non venga stravolta per la realizzazione di un impianto ultra moderno, ma di tale prospettiva non vogliamo occuparci, senza pensare ai costi, ai tempi ed alla perdita per Milano di un'ennesima occasione di essere innovativa partendo dalla propria tradizione. Grazie ancora e speriamo che le sue considerazioni siano ascoltate. Deepriders

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  3. Mi piacerebbe molto discutere dell'attuale situazione della Caimi e di molti altri Impianti milanesi con chi ne ha a cuore il funzionamento, purtroppo, per iscritto, diventerebbe lungo e poco organico. Credete, l'Assessore non sbaglia affermando che le piscine coperte sono economicamente redditive (talune, anche alle bassissime tariffe comunali...!). Per il resto, le vostre proposte sono proposte che, su altri Impianti, ha avanzato anche Milanosport...ma ci si scontra con chi tutela i monumenti cittadini, che (giustamente???) non gradiscono venga modificato l'aspetto originario etc... Beh...in bocca al lupo!

    Un lavoratore di Milanosport...

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  4. Gentile lavoratore di Milanosport, è importante avere un contradditorio con persone preparate, pertanto le rinnoviamo il nostro grazie per il suo contributo. Noi per la parte economica, calcoliamo anche gli ammortamenti in relazione ai ristretti tempi temporali delle concessioni per come ci sono stati illustrati dall'Assessore ed in aggiunta non pensiamo alle gestioni dei più o meno rinnomati Club privati, quindi restiamo sul punto della nostra idea, felici di essere contraddetti dai fatti quando saranno dimostrati numeri alla mano. Per il resto non conosciamo le proposte di Milanosport in merito, ma la nostra idea ed il nostro suggerimento vanno proprio in direzione opposta a quella che lei indica come perseguita da Milanosport, il che riconferma la corretteza della nostra impostazione, proprio alla luce delle sue stesse considerazioni. Grazie ancora. Deepriders

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  5. "...non conosciamo le proposte di Milanosport in merito, ma la nostra idea ed il nostro suggerimento vanno proprio in direzione opposta a quella che lei indica come perseguita da Milanosport...". Non ho compreso questo passaggio. Semmai organizzaste un incontro finalizzato a discutere di questa e dia altre circostanze analoghe, sarò lirto di dare un contributo, se potrà essere ritenuto utile.
    Cordialmente.

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  6. Facciamo riferimento alla sua frase: "Per il resto, le vostre proposte sono proposte che, su altri Impianti, ha avanzato anche Milanosport...ma ci si scontra con chi tutela i monumenti cittadini, che (giustamente???) non gradiscono venga modificato l'aspetto originario.". Noi, a differnza di quanto ci è parso di capire dalle parole riportate, siamo sempre partiti dalla tutela del monumento, peraltro già intaccato nella sua parte destra - abbattute nel corso dei lavori del Teatro Franco Parenti le vecchie cabine per più di 50 metri! -, quindi siamo convinti che un progetto rispettoso dell'architettura originaria richieda tempi esecutivi più brevi, oltre che realizzare un interesse pubblico importante. La sua disponibilità sarà senz'altro utile a chiunque si occuperà dell'area Caimi. Un saluto. Deepriders

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  7. Riportiamo una nostra precisazione ad un articolo di Federica Giordani di Cronaca qui Milano dello scorso 20 giugno 09:

    "Gentile Federica, abbiamo letto il suo articolo e la ringraziamo per l’attenzione al problema.
    L’unico appunto è che non ci pare che dalle nostre dichiarazioni, sul bog, appaia una soddisfazione, se non per il fatto che comunque è stata data una data per la riapertura.
    Abbiamo già pubblicato parte delle nostre perplessità che comunque le sintetizzo:
    1. A parte le dichiarazioni di Rizzi poi leggiamo su Repubblica (veda blog) altre dichiarazioni di Ruth Shammah, che sostiene ( ci pare ) di avere un accordo o una concessione (?) per l’utilizzo dell’area, salvo precisare che non ha in concessione né formalmente né informalmente la piscina. Fatta questa precisazione non si sa a quale titolo, la stessa regista ed anima del Franco Parenti, suggerisca a Milanosport (?) di entrare nella fondazione Pierlombardo Franco Parenti per poi gestire la piscina: ma se la Fondazione non ha titolo su quell’area perché Milanosport ( e poi perché proprio Milanosport), dovrebbe entrare in partecipazione con la Fondazione, che tra l’altro nulla ha fatto per il recupero dell’area e ci pare non navighi economicamente in acque pacifiche?
    2. L’idea della copertura ci pare configgente con il provvedimento della Regione di tutela del monumento, provvedimento che dettaglia in modo assai specifico taluni particolari ( anche non d’epoca) che dovrebbero essere conservati: le sembra che l’operazione copertura sia realizzabile in tempi brevi?
    3. La cosa che non ci convince è che a nostro modo di vedere se si danno tempi e modalità di realizzazione così brevi ( più o meno un anno), noi pensiamo che si debba già avere a. un progetto quasi esecutivo; b. la copertura finanziaria; c. Il soggetto che ripristinerà l’impianto e l’ente che lo gestirà. Non abbiamo sentito alcun cenno in merito.
    Quindi l’unica cosa positiva dell’incontro con Rizzi è stato sentire, senza intermediazione di giornali, che se ne sta occupando e che riaprirà per il 2010. Almeno abbiamo un’assunzione di responsabilità, ma ci permetta un certo scetticismo, dato quanto premesso.
    Insomma ci pare ci sia ancora tanta confusione.
    Un cordiale saluto."

    La preciasazione è doverosa, perchè seppure confidenti nell'impegno assunto dal gentile Assessore Rizzi, non possiamo sottovalutare i fatti e le dichiarazioni rilasciate recentemente da altri personaggi, che certo non tranquillizzano. Siamo certi che l'Assessore Rizzi con la sua determinazione spazzerà via ogni equivoco con i fatti. Continuiamo con la nostra opera propositiva e di vigilanza a supporto dell'impegno dell'Amministrazione. Deepriders

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  8. Per facilitare i nostri lettori, riportiamo le dichiarazioni riportate il 21 giugno 2006 nell'articolo di Anna Cirillo, pubblicato da Repubblica:

    «C´era un impegno, mai messo nero su bianco ma c´era, da parte del teatro Franco Parenti per ristrutturare l´impianto - dice ancora l´assessore Rizzi - Invece negli ultimi due anni il teatro lo ha solo utilizzato e non ristrutturato». Risponde Andrée Ruth Shammah: «Abbiamo chiesto e ottenuto una convenzione che ci permetteva di usare lo spazio nei periodi di non balneazione: questo ha generato l´equivoco che la piscina sia stata data a noi e che avremmo dovuto metterla a posto. Ma non abbiamo le risorse. La soluzione potrebbe essere l´ingresso di Milanosport nella nostra Fondazione, che ha già salvato il teatro, e una raccolta di fondi con sponsor per sistemare la Caimi con l´idea di attività post-balneazione e l´utilizzo anche d´inverno». ""

    Ogni commento a voi lettori! Non vi sembrano contradittorie?
    Noi certamente non possiamo che confidare nelle parole di Rizzi. Deepriders

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  9. La nostra linea è quella della proposta e non della polemica. Ciò non esclude che intendiamo rappresentare anche i fatti ai cittadini. quanto riportato sotto è il solo intervento che ad oggi è stato fatto sul monumento della Caimi da parte della Fondazione che fa capo al Teatro Franco Parenti. Non vi pare che da quanto si legge le parole di Rizzi siano confermate e molto meno quelle di A. R. Shammah?

    Da B2B24.it del 29 gennaio 09 in merito alla descrizione della ristrutturazione del Franco Parenti:

    "Lo schema distributivo del vecchio teatro è stato ottimizzato e completato. Il palco della Sala Grande ha mantenuto la sua posizione originaria in favore dello spazio del grande foyer comune, che distribuisce tutte le sale e gli spazi accessori ai diversi livelli: un ambiente a tripla altezza attraversato da scale e ballatoi di passaggio, a enfatizzare l'idea di luogo di scambio, RESO POSSIBILE DAL RIALZAMENTO DELLA COPERTURA E DALL'ANNESSIONE DELLA FASCIA DELLE CABINE APPARTENENTI ALLA PISCINA CAIMI."

    Precisato questo, ci chiediamo: chi diede il permesso ed in base a quale progetto complessivo?
    Un altro mistero, che tenteremo di svelare documenti alla mano. Cercheremo di fare di tutto perchè gli errori del passato non si ripetano.Permetteteci di diffidare, di chi della Caimi ha solo utilizzato il suo stato di abbandono e di tutti i progetti di recupero che vedano tali soggetti coinvolti in qualche modo se non sotto stretta sorveglianza del Comune e dei cittadini. Deepriders

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  10. Per i nostri lettori ci preme esporre un altro motivo di preoccupazione circa la possibilità di una pronta soluzione. Sempre rappresentando i fatti, ci pare assurda la diatriba apparsa sui giornali tra Assessore allo Sport e Tempo Libero e la Sig.ra Shammah. Ai cittadini forse non è chiaro che la Fondazione Pier Lombardo è a partecipazione mista. E' partecipata da privati cittadini, Aziende private e dal COMUNE DI MILANO, DALLA PROVINCIA DI MILANO E DALLA REGIONE LOMBARDIA (info da http://www.archinfo.it/il-nuovo-teatro-franco-parenti-architetto-michele-de-lucchi/0,1254,53_ART_197975,00.html ). Ci chiediamo come è possibile che tali enti non abbiano controllato, riguardo l'utilizzo dell'area Caimi, l'operato di una loro partecipata? Deepriders

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  11. Siamo stati contattati da Martino Villosio, qualificatosi come giornalista de Il Giornale. Nel corso della telefonata abbiamo precisato che non siamo in movimento, ma che siamo dei cittadini, con competenze tecniche, che hanno deciso di attivarsi per il recupero dei Bagni Botta - Piscina Caimi. Inoltre abbiamo chiarito che non intendiamo rilasciare interviste, perchè vogliamo operare attraverso il blog, pubblicando ogni fatto ed ogni iniziativa. Nulla contro la stampa, ma abbiamo riscontrato che così non si è fraintesi e che sopratutto si riesce ad attivare l'Amministrazione Pubblica. Un'azione chiara e veramente pubblica è il solo modo per far sì che, burocrazia, PA ed altri enti si muovano a favore della cittadinanza ed in coerenza con quello che dovrebbe essere il loro mandato. Detto questo siamo lieti dell'interesse della stampa verso il caso Caimi - Botta, chiediamo agli organi dell'informazione di seguire questo blog e di intervistare i cittadini della zona e di informare la pubblica opinione se alle dichiarazioni della PA o di altri soggetti interessati corrispondano i fatti. Grazie ancora alla stampa che si interessa alla vecchia cara Caimi ed ai Bagni Botta. Deepriders

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  12. Solo ieri spiegavamo i motivi per cui non intendiamo rilasciare interviste ed oggi riscontriamo che la posizione è corretta.
    Matteo Villa in un articolo apparso oggi 27 giugno 2009 su Il Giornale, riporta, attribuendoli a noi taluni fatti e circostanze non veritieri, che non capiamo da dove abbia attinto.
    1. Non siamo un movimento, come egli sostiene, il nostro è un blog di cittadinanza attiva.
    2. Il giornalista sostiene che vorremmo fare della Caimi una piscina profonda trenta metri! Ma dove lo ha letto? Solo un incompetente potrebbe sostenere una cosa del genere. Costi impossibili, pericoli per le case adiacenti l'area e snaturamento del monumento, sconsigliano di solo pensare ad una cosa del genere. Attirbuire a noi un'idea simile significa denigrare la nostra proposta.
    3. Villa fa poi riferimento ad una polemica con l'Assesore Rizzi. Bene non può essere attribuita a noi. Nel nostro blog, non si vuol fare polemica. L'Assessore Rizzi si sta muovendo e noi vogliamo appoggiare chi nella pubblica amministrazione dichiara di attivarsi per la Caimi. Nel nostro blog, vi sono considerazioni costruttive e tutto vogliamo, fuorchè bloccare un'azione positiva dell'Assessore Rizzi. Noi diamo idee, facciamo proposte, indichiamo contraddizioni, ma tutto con spirito positivo e non polemico, sopratutto verso un giovane Assessore, che pare si stia dando da fare. Se polemiche vi sono, come riportato da Repubblica il 21 giugno 09, sono tra la PA e la fondazione Pierlomabrdo circa l'area della Caimi, ma ciò non ci riguarda.
    Capiamo che la nostra proposta è talmente innovativa ed il nostro modo di attivarci semplice e pubblico, attraverso il solo blog, sia difficle da capire da chi forse è abituato a muoversi in ambienti polemici, utilitaristici e non rivolti al pubblico interesse, ma pubblicare una simile quantità di imprecisioni, che tra l'altro rischiano di mettere in cattiva luce la nosta iniziativa,è un'azione scorretta e frutto di perniciosa superficialità professionale, che non ci saremmo certo aspettati da una rinomata e stimata testata giornalistica.
    Chiediamo pertanto al Direttore del Il Giornale ed allo stesso giornalista M. Villa di pubblicare adeguata rettifica di quanto riportato nell'odierno citato articolo.
    La nostra iniziativa è positiva e non intendiamo essere coinvolti, per la superficialità di qualche giornalista, in polemiche o diatribe che nulla hanno di costruttivo. In più non intendiamo accettare che ci vengano attribuite poposte assurde, come la piscina profonda 30 mt in Caimi, che ci dequalificano.
    La nostra proposta parte dal sociale e dalla difesa di un'area storica: è un concetto così difficile da comprendere? Deepriders

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  13. Ecco quanto scritto al direttore de Il Giornale:
    "Gentile Direttore alleghiamo quanto oggi abbiamo dovuto pubblicare sul nostro blog http://deepridersmilano.blogspot.com in seguito all’articolo di M. Villa sulla Piscina Caimi.
    Ci attendiamo un suo pronto intervento, certo che il fatto sia frutto della fretta o dell’inesperienza del giornalista da lei diretto.
    In attesa di un suo gentile quanto immediato riscontro le porgiamo i nostri migliori saluti.
    Felice Righetti" (allegato il nostro precedente commento).Deepriders

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  14. Abbiamo conferito con Carlo Piano Capo Redattore de Il Giornale, il quale in assenza del direttore, ci ha gentilmente chiesto di rimettere a lui quanto segnalato: ecco quanto scrittogli:
    "Gentile Capo Redatore Carlo Pinao,
    La ringrazio per l’attenzione immediata e Le accludo le precisazioni in merito alle “imprecisioni” comparse nell’articolo in oggetto, come costretti a pubblicare sul Blog .
    Certi che saprà dare eguale risalto a quanto sotto, rispetto al posizionamento dell’articolo oggi pubblicato.
    Il nostro è impegno sociale e non vorremmo fosse vanificato da notizie non veritiere.
    Un rinnovato grazie per la disponibilità ed un saluto". Deepriders

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  15. Il Gironale ha pubblicato oggi 29 giugno 09 le nostre precisazioni in merito all'articolo di M. Villa apparso dul medesimo quotidiano lo scorso 27 giugno, ecco quanto abbiamo scritto in merito a tale ultima pubblicazione al Giornale:

    " Gentile Capo Redattore Carlo Piano,
    La ringrazio per avere pubblicato, tra le lettere dei lettori della sezione “ Milano Cronaca”, le nostre precisazioni in merito all’articolo da Voi pubblicato lo scorso 27 giugno.
    Naturalmente il posizionamento della precisazione è defilato rispetto a quello dell’articolo de quo, ma capisco le esigenze del quotidiano rispetto poi ad una problematica, per noi importante, ma forse non considerata tale nel contesto delle molte informazioni che dovete dare.
    La prego soltanto in futuro di verificare meglio prima di pubblicare, perché una volta uscita una notizia imprecisa o non veritiera riparare al danno non è facile.
    Un rinnovato grazie ed un cordiale saluto.
    Felice Righetti". Deepriders

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