La Piscina Caimi, ormai chiusa da tre anni, é uno spazio meraviglioso da riconquistare e restituire a Milano, con iniziative ed attività legate allo sport, all'arte, alla cultura ed al tempo libero.
La nostra idea sarebbe quella di proporre il recupero dell'impianto balneare, alla sua propria funzione, arricchita di proposte che ne consentano l'utilizzo durante l'arco dell'anno.
Pensiamo ad un luogo di aggregazione che parta dall'acqua e tracimi nella cultura e nell'arte.
Pensiamo alla possibilità per i cittadini di poter usufruire dell'area verde circostante, facendone nei mesi invernali un parco ad accesso controllato, per garantirne la serena fruibilità.
giovedì 26 marzo 2009
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Finalmente qualcuno che prende a cuore il recupero di uno spazio sociale nel centro di Milano.
RispondiEliminaL'attuale stato di abbandono in cui versa l'impianto è uno scandalo per una città come Milano che ha grande bisogno di spazi verdi e di aggregazione sociale.
Forza ragazzi fateci sapere di più su questo progetto e su quali ostacoli vi possono essere alla sua realizzazione
Vivo da 50 anni in zona e ho passata la mia adolescenza alla piscina Botta: è un grandissimo dolore prendere atto che questa struttura, un tempo vanto della zona, sia lasciata in questo stato di abbandono. Mi chiedo dove sono e cosa fanno i nostri rappresentanti di zona e come intendono impegnare i soldi di noi contribuenti. Non demordete con la vostra iniziativa: ne abbiamo bisogno!
RispondiEliminaGrazie, il nostro intento è di ridare a Milano quello che nel 39 rappresentò un punto di aggregazione e di di conquista sociale. Proprio in occasione della riduzione, la prima, dell'orario di lavoro Milano rifioì di strutture sportive (Trotter, Bagni Botta, Piscina Cozzi) dove la gente poteva godere della nuova disponibilità di tempo. Il sociale è quello di cui ci si dimentica oggi, dare alternative agli svaghi passivi che vengono offerti dalla cultura di massa per la quale il consumo della tecnologia parrebbe voler costituire l'essere e non porsi al suo servizio.
RispondiEliminaGentilissimi,
RispondiEliminasono Federica Giordani della redazione del quotidiano Cronaca Qui. Mi sono occupata qualche tempo fa della condizione della piscina Caimi e potrebbe essere interessante tornare sull'argomento. Sarebbe utile se riusciste ad organizzare un gruppo di persone con cui incontrarci per fare un servizio, volendo anche video. Lascio la mia e mail federica.giordani@gmail.com, grazie a presto
Grazie Federica, noi non vorremmo fare un movimento, vorremmo solo fare sapere che ci sono cittadini ed imprenditori, che sono dispsoti ad intraprendere iniziative a favore della città con progetti che si reggono senza la necessità di continui contributi pubblici a perdere. La storia della nostra città è una storia di iniziativa e di solidarietà ed accoglienza. Milano deve rivivere sulle capacità della sua gente e di chi accoglie. Abbiamo un progetto e ci preme sapere se è condiviso dal quartiere e dalla cittadinanza. Grazie per avre accolto la nostra segnalazione. La contatteremo senz'altro. Deep Riders
RispondiEliminaFinalmente una bella e sana idea per le citta' di Milano. Questo e' vero esempio di architettura alternativa, recuperare un tesoro storico e farsi che venga vissuto invece che tenuto in rovina sotto chiave per altri decenni. Dai ragazzi, sono certo che i milanesi tutti applaudirebbe per sostenervi in questa impresa. Un grande, incoraggiante e fiducioso augurio.
RispondiEliminaRoy
Grazie Roy, oggi leggiamo sui giornali della Piscina Caimi solo in occasione di eventi pubblicitari sporadici. L'ultimo il grande contest di Cavalli. Nulla da dire, nome che nella moda ha fatto molto per l'occupazione di lavoratori e la promozione del made in Italy. Piuttosto ci domandiamo perchè possono godere di un simile monumento solo pochi? Ci chiediamo se non sarbbe più prestigioso anche per uno sponsor intervenire in una struttura che funziona in un contesto sociale, piuttosto che sfruttarne solo lo stato di abbandono. Ben vengano gli eventi, ma per aiutare a vivere una struttura a disposizione della comunità e non per sottarla ad essa. Non è un accusa all'innocente griffe, ma vogliamo soltanto stigmatizzare il danno che la comunità riceve dal perdurare dell'attuale stato della Caimi. Un lugo di tutti divenuto esclusivo! Deep Riders
RispondiEliminaLa nostra idea in sitensi, cosa ve ne pare e come potremmo realizzarla?
RispondiElimina1. Funzione. Una piscina in primo luogo deve essere sfruttata come piscina. Le aspettative del quartiere e della città richiedono non solo la riapertura dello spazio acqua, ma anche la possibilità di sfruttarla adeguatamente. Quindi alla base del progetto c’è un intervento per ripristinare la parte acqua, dotandola dei necessari impianti, cosa trascurata fino ad oggi con due conseguenze negative: a. non avendo impianto di depurazione il costo di gestione ( che veniva ripianato dal Comune) era elevato; b. l’acqua non riscaldata costituiva un problema per i bagnati e ne limitava di fatto l’utilizzo.
2. Concetto Acqua. Partendo dalla sua funzione principale, si vuole sviluppare l’utilizzo dell’acqua. In poche parole a Milano vi sono tantissimi sub e scuole di subacquea abbiamo un progetto per fare un centro sub all’avanguardia, senza interferire con le altre attività balneari. Abbiamo anche pensato alla ricerca medica in tema di medicina iperbarica ed altre iniziative connesse. All’insegnamento per non vedenti o altri diversamente abili (ad esempio all’isola d’Elba abbiamo con il nostro diving EDC l’esclusiva per portare abili e non a visitare la prima galleria di scultura subacquea – Oasi degli Dei). Corsi per le forze dell’ordine e/o protezione civile (questi durante tutto l’anno). Corsi alla mattina per le scuole. Corsi istruttori per giovani. Logistica sub per scuole ed associazioni diving.
3. Un luogo per tutto l’anno e per tutti. La piscina è all’aperto e quindi potrebbe essere sfruttata solo in una parte limitata dell’anno e ciò è un peccato, bambini ed adulti hanno comunque necessità di “aria”. Il nostro progetto prevede di predisporre lo spazio verde, in modo da poter divenire nei mesi invernali un parco aperto al pubblico mantenendo l’acqua nella piscina e la piscina in funzione solo per la parte sub e per nuoto invernale con mute. Stage di preparazione alle immersioni sotto il ghiaccio, all’archeologia subacquea ed al foto sub.
4. Attività. Nel parco si potrebbero tenere durante il pomeriggio o alla sera piccoli concerti, mostre di giovani designers, fotografi e quant’altro. Il muro perimetrale costituito dalle vecchie cabine diverrebbe luogo di accoglienza per mostre d’arte e botteghe artigianali.
5. Aggregazione. Un piccolo punto di incontro è previsto all’interno della struttura, non un “disco bar”, ma un luogo seppure accattivante dove alla base vi è l’acqua, la cultura, lo sport e dove si scambiano idee. Proprio le idee vorremmo che in tale luogo fossero le libagioni più richieste.
6. Naturalmente una struttura del genere deve avere un riscontro economico e quindi per potenziare l’attività o meglio per sostenerla, certamente, in periodi non configgenti con l’utilizzo pubblico della piscina si terranno eventi, presentazioni di prodotti, prove materiale, conferenze, presntazione libri, mostre e quant’altro.
In conclusione l'idea prevede di non interferire con la struttura esterna se non minimamente, l’intento è riportare i bagni Botta a quello che rappresentarono, adeguandolo ai tempi, ma senza stravolgerne la funzione.
Milano ha grande necessità di luoghi vivi e gradevoli, dove idee e cultura possano spaziare in libertà.
RispondiEliminaUn caldo benvenuto a questo progetto!
Grazie Creaction. La cosa importante per noi non è la realizzazione del "nostro" progetto, ma il fatto che quel luogo ritorni alla sua precipua destinazione sociale. Da Repubblia ed. Milano il 1.9.08 abbiamo letto ed appreso: partono i lavori per riaprire la vasca di via Botta. Un articolo di Alessia Gallione riportava di chiarazioni dell'allora assesore allo sport e tempo libero Terzi dalle quali si intendeva che con un investimento di un milione di Euro si sarebbe riaperta la "vasca per la stagione primavera-estate 2009. Inoltre si sostenva che nei mesi invernali si sarebbe lavorato per "sulla destinazionefutura dello spazio che deve essere rivalutato anche nel suo legame storico e culturale con il vicino teatro" (Parenti ndr). Si concludeva con la dichiarazione dell'Arch. Terzi che affermava: "Sono sicuro che la direttrice del Parenti André Ruth Shammah saprà pensare grandi cose". Sinceramente ci sentimmo rincuorati da tali parole, meno dal proseguio dell'articolo dove leggemmo che per il 2015 con un progetto da 6 milioni di Euro, la piscina sarà trasformata in un centro termale e in una cittadella dell'acqua legata ai temi dell'Expo 2015. Il tutto ci ha preoccupato, pensando alle ingenti somme a carico della comunità ed al fatto che su terreno comunale, proprio in corrsipondenza di Porta Romana, ad una distanza dalla Caimi di 250 MT, sono recentemente state inaugurate delle Terme, tra parentesi anche molto belle. Di tutto ciò nulla più si è saputo, almeno noi non abbiamo trovato altri riscontri sul proseguio dell'iniziativa. L'unico indizio sul fatto che forse qualche cosa si stesse muovendo lo abbiamo riscontrato leggendo i programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011 del Comune di Milano. Alla cella 179 dove parrebbe destinarsi per il 2010 al Centro Balneare Caimi un importo di 3,5 milioni di Euro per manutenzioni straordinarie. Siamo contenti che il Comune si attivi, ma ci domandiamo per quanto tempo sarà inagibile l'impianto? Resterà a disposizione del pubblico per il suo utilizzo precipuo? Con le difficoltà finanziarie dell'Expò a tale dischiarazione di intenti seguiranno i fatti? Perchè il Comune spende tanto quando vi sono progetti che al Comune costerebbero assai meno e che renderebbero agibile e ripristinato l'impianto in tempi assai più rapidi? Siamo ad aprile qualcuno ha visto lavori in corso alla Caimi? Come potrà aprire in tempo? Se qualcuno ha rispsote saremmo lieti di leggerle e felici di sbagliarci. Deep Riders
RispondiEliminaCiao Andrea e ciao Felice e ciao a tutti i vs colaboratori, il vs. progetto è molto interessante ed ampio nel senso che abbraccia chi è appassionato di acqua, ma anche chi ama semplicemente lo svago e la natura.La cosa che mi ha colpito di piu', ovviamente in bene, è stata l'attenzione per i disabili, alla quale questione sono molto attento da trent'anni.Sono a disposizione per qualsiasi tipo di apporto e forma di colaborazione.saluti a presto da Dario Rocco Dive & Charter Med
RispondiEliminaGrazie Rocco abbiamo bisogno di imprenditori come Te. Si può fare molto per il sociale, con il lavoro e pensando ad un contesto e non al particolare. Un monumento senza l'anima di chi lo guarda e di chi lo vive è solo pietra e calce, ma il calore della gente è vita. Deep Riders
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminavolevo sapere se avete già presentato il vostro progetto al Comune o a chi ha in gestione la struttura.
Chi sono gli architetti e ingegneri che lo hanno eseguito?
Grazie, Roberta
Ciao Roberta, il nostro è un progetto di fattibilità e non operativo ovviamente. Vogliamo prima capire, e questo è il motivo del blog, se può essere condiviso nelle sue linee guida dalla cittadinanza e dall'utenza locale (il quartiere prima di tutto).
RispondiEliminaFinalmente una proposta ’iniziativa che recuperi l’aggregazione tra i cittadini e che ne consenta l’utilizzo durante tutto l’anno. Fate presto, ne abbiamo tutti tanto bisogno!
RispondiEliminaCari Deep Riders, l’aver lasciato l’impianto dei Caimi in questo stato di abbandono è una vera vergogna, di un’amministrazione comunale che da anni si disinteressa totalmente dei propri concittadini, siano essi suoi elettori o non. La vostra iniziativa è molto bella perché consentirebbe di recuperare un importanze spazio culturale, mantenendo al centro l’acqua, elemento primario di vita. Mi raccomando, teneteci aggiornati sui prossimi passi!!
RispondiEliminaciao, siamo un gruppo di mamme e sono tre anni che bersagliamo il comune e la regione con telefonate e raccolte firme inascoltate.i nostri figli rivogliono la "loro" piscina ,la zona4 rivuole la sua piscina siamo stufi di doverci spostare avendo una vasca di queste dimensioni inutilizzata.va bene,se voi volete presentare questo progetto,basta riuscire a strapparla a tutta la gente che vuole sfruttare il luogo solo per pochi.non ci interessa se l"acqua rimane fredda basta che la piscina riapra.speriamo?!
RispondiEliminaGrazie Mamma della zona 4, è proprio questo genere di riscontro che vogliamo. Ci stiamo impegnado per questo, ci sarebbe utile che anche altri cittadini scrivessero ber dare testimonainza di questo semplice quanto concreto interesse, sorese anche lei potrebbe darci una mano pubblicizzando questo libero blog. Grazie ancora e speriamo di non deludere lei, ma soprattutto suo figlio e gli altri bambini della zona e della città. Deepriders
RispondiEliminaGrazie Deep Rider, abito sopra la piscina, la vedo ogni volta che mi affaccio, sento ancora le urla festanti dei bambini in vasca che mi rimbombano in testa, apro gli occhi e la tristezza mi pervade, per me è troppo insopportabile veder crescere le erbacce dove fino a poco fa portavo il mio bambino nei momenti di calura.
RispondiEliminaMi piacerebbe vedere e sottolineo vedere almeno delle persone che facciano qualcosa, voi lo state facendo, tifo per voi.
Ho inivato diverse mail prima all'ex assessore sport e tempo libero Sig. Terzi e poi all'attuale Sig. Rizzi.
Risposta solo una conferma di lettura da parte della sua segreteria.
A disposizione per iniziative di sensibilizzazione.
vittorio.lardinelli@icp.mi.it
Anche la sua partecipazione ci conferma che il nostro impegno deve continuare. Con una mail abbiamo invitato il Sindaco a prendere visione di questo blog, per sensibilizzarlo ad attivarsi in qualche modo e subito. Le vostre testimonianze sono il massimo stimolo per un buon amministratore della cosa pubblica e sinceramente confidiamo che qualunque iniziativa venga assunta dal Comune o dai cessionari attuali dell'area, si tenga presente la necessità di ridare ai cittadini quello spazio per un uso sociale e di pubblico interesse, ancorchè gestito da privati.Deepriders
RispondiEliminaCari lettori, questa mattina abbiamo ricevuto dall'Ufficio di gabinetto del Sindaco di Milano risposta alla nostra mail con la quale invitavamo a prendere visione di questo blog, dell'iniziativa in esso esposta e del riscontro dei cittadini. L'Ufficio gentilmente ci comunica di avere interessato l'Assessorato allo Sport competente in materia e che pertanto riceveremo riscontro direttamente dal suddetto assessorato. Restiamo in attesa per aggiornarvi sullo stato delle iniziative in corso per il rispristino della piscina. Deepriders
RispondiEliminaCome anticipiato diamo informazione circa il proseguio della nostra sollecitazione al Sindaco di Milano. Ad oggi nessuna comunicazione dall'Assessorato allo Sport, che secondo l'Ufficio del Gabinetto del Sindaco avrebbe dovuto contattarci in merito. Restiamo in attesa confidente. Deepriders
RispondiEliminasalve, anche io abito sopra la piscina e trovo impensabile che sia lasciata in uno stato di quasi totale abbandono. D'inverno le vasche si riempiono di acqua piovana che sicuramente causeranno l'ulteriore deteriorazione di queste. Talvolta la piscina è utilizzata per degli spettacoli del teatro adiacente. Come abitante del quartiere, avere nelle calde giornate estive la possibilità di ristorami in acqua renderebbe più sopportabile l'estate in città. Lia
RispondiEliminaGrazie Lia per la sua testimonianza. Oggi lunedì 18 maggio ancora nessun contatto dall'Assessorato allo Sport e tempo libero, forse gli impegni con il Giro d'Italia non hanno consentito di esaminare la segnalazione fatta dall'Ufficio del Gabinetto del Sindaco di Milano. Attendiamo ancora. Deepriders
RispondiEliminaSiamo stati conattati dalla getile giornalista Federica Giordani di Cronaca Qui alla quale abbiamo confermato quanto esposto in questo blog. Il nostro impegno di citadinanza attiva vuole dare un contributo fattivo per la soluzione di un problema annoso. La soluzione pare essere insita nelle potenzialità dell'impinato e della sua destinazione e non ci capacitiamo del fatto che persone valenti e competenti che risiedono nella pubblica amministrazione non ne vengano a capo. Probabilmente i problemi della città sono tali e tanti che non si può pretendere un'immediata attivazione su ogni contesto, ci basterebbe sapere che una soluzione per la riattivazione dell'impianto è prevista ed è infase di realizzazione. Per vostra informativa ad oggi nessun contatto dall'Assessorato allo Sport e Tempo Libero.Deepriders
RispondiEliminaSARA' UN CASO, MA OGGI LEGGIAMO A PAGINA 4 DEL NUMERO 122 DE' IL GIONALE UN ARTICOLO DI CHIARA CAMPO, CHE INZIA CON QUESTE PAROLE: "«Ultimatum» al Franco Parenti, che accanto al teatro ha in gestione uno degli impianti comunali più strategici, eppure chiuso da 2 anni. « O ci presenta un progetto serio per ristrutturare subito la piscina Botta o la consegneremo a MilanoSport per partire coi lavori. Vogliamo restituirla ai milanesi entro l’estate 2010 ». L’assessore comunale allo Sport Alan Rizzi lo dirà chiaro alla direttrice del teatro Andrè Ruth Shammah, nell’incontro in programma oggi. "
RispondiEliminaFORSE ANCHE GRAZIE A VOI QUALCHE COSA SI MUOVE.
Deepriders
Ieri, a mezzo e-mail, abbiamo invitato anche l'Assessore Orsattti, sempre attento alle problematiche che caratterizzano la "milanesità", a prendere visione del nostro blog e sopratutto delle esigenze della gente del quartiere. Deepriders
RispondiEliminaOggi alle ore 16.15 l'Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Milano, ci ha comunicato di aver sollecitato l'Assessorato competente, affinché ci contatti direttamente in merito alla Piscina Caimi, nel contempo ci viene indicato l'indirizzo diretto dell'Assessore Rizzi, con il quale il suddetto ufficio ci indica di poter direttamente dialogare. In mancanza di comunicazioni dell'Assessorato, provvederemo quindi nei prossimi giorni a segnalare allo stesso i contenuti del nostro blog, del che vi terremo come d'uso informati. Deepriders
RispondiEliminaciao, sono una mamma che abita in zona; l'idea che questo luogo , oramia abbandonato da tempo, possa tornare ad essere un luogo d'aggregazione per i nostri bmbi o ragazzi mi pare una notizia assolutamente positiva. Appoggio e condivido pienamente il desidero di restituire ai cittadini la loro pisacina.
RispondiEliminaCerto gentile mamma del quartiere, ma oltre ai nostri interessi più che legittimi, cerchiamo di non dimenticare che quall'area e quell'attività significherebbero anche occupazione, pare che nessuno pensi anche a questo ed a noi sembra strano, proprio in un momento come questo. Un economia di servizio, una proprietà, privata o pubblica che sia, non concepita come puro esercizio di un diritto narcisistico, dovrebbe essere la naturale conclusione cui tendere dopo gli insegnamenti, forse non ancora così pregnanti, dell'attuale contingenza socio economica. Grazie. Deepriders
RispondiEliminaCome anticipato, non avendo avuto riscontro alcuno dall'Assessorato allo Sport, abbiamo accolto il suggerimento dell'Uffcio di Gabinetto del Sindaco Moratti ed abbiamo inviato all'Assessore Rizzi la mail, che riportiamo in calce al nostro blog, datata 25 maggio 2009. Deepriders
RispondiEliminaIeri 27 maggio 09, siamo stati contattati dall’Assessore Rizzi, il quale ha dichiarato interesse per quanto espresso da noi e dai cittadini nel presente Blog. Ci ha assicurato il suo personale impegno per una soluzione del caso Piscina Caimi, che ne tenga presente la funzione sociale e sportiva. Ringraziamo l’Assessore e restiamo in attesa fiduciosa di un aggiornamento in merito. Ribadiamo che, in ogni caso, una risposta sul blog ai quesiti posti nella nostra lettera aperta del 25 maggio scorso, contribuirebbe a far comprendere meglio alla cittadinanza i problemi tecnico-amministrativi, forse di non semplice soluzione, che hanno impedito una tempestiva definizione. Prendiamo atto dell’avviarsi di un dialogo costruttivo tra la cittadinanza ed il Comune, del che ringraziamo Assessore competente e Sindaco, con la speranza che si continui e che l’impegno di cittadinanza attiva profuso dal quartiere e da noi, contribuisca alla riappropriazione da parte dei cittadini di uno spazio così importante quale è quello dei Bagni Botta – Piscina Caimi. Deepriders
RispondiEliminaOttima iniziativa!! Speriamo che il comune la prenda in considerazione. Bravi!!!
RispondiEliminaHo sempre nuotato in quella che ho sempre ritenuto il più bel centro comunale della città, per di più in centro.
RispondiEliminaOra che ho spostato l'ufficio di fianco alla piscina sono così depresso che sia chiusa da tre anni. Sognavo di poter andare a godermi il centro ogni giorno da Maggio a Settembre in pausa pranzo o appena uscito dall'ufficio.
Spero ancora che qualche anima pia abbia ancora la voglia e la forza, in un mondo dove la politica mostra quello che avete tutti sotto gli occhi, di credere non solo nel profitto puro ma anche nell'utilità sociale. E' stato detto che la piscina perdeva 250k euro l'anno, ma la piscina NON DEVE essere considerata alla stregua di un'impresa privata. Paghiamo le tasse e esigiamo servizi come questo.
Per favore fate qualcosa. Terrò d'occhio molto da vicino questo blog e se ci fosse bisogno di aiuto, fisico o magari anche finanziario (sottoscrizione pubblica, associazione, quote o qualsiasi altra cosa) mi farò vivo.
Ciao a tutti.
Stefano
Stefano, stiamo cercando di fare qualche cosa, ma senza seguire i soliti stereotipi. Politica=tutto quello che c'è di brutto; Ecomonia=il diavolo; Cittadini=poveri indifesi; Privato=bellissimo/bruttissimo (dipende dall'orientamento politico). Ecco, vorremmo superare tutto questo. Ciascuno si assuma una responsabilità e pensi in positivo a quello che può concretamente fare, senza ricercare scuse in manchevolezze, omissioni o colpe altrui. Siamo propositivi, abbiamo avanzato alla PA domande e proposte concrete, ora con calma procediamo. Non pensiamo di avere risposte domani mattina, ma certamente continueremo ogni giorno ad impegnarci per questo piccolo obiettivo. Riteniamo che questa sia la vera possibilità della comunità: non delegare, non pretendere, ma essere concretamente propositiva. Grazie per il sostegno il quartiere ne ha bisogno. Deepriders
RispondiEliminaMando il link di questo blog a quelli che conosco e abitano in zona...spero sempre di veder inziare dei lavori di ristrutturazione di un posto che aggregava le famiglie della zona!
RispondiEliminaOgni iniziativa utile è ben accetta, grazie! Deepriders
RispondiEliminaSono una mamma che abita davanti alla piscina, amareggiata di non poter usufruire di tale spazio per portare i bambini in questa calda estate. La guardo abbandonata e mi vengono i nervi!
RispondiEliminaGentile Signora,
RispondiEliminala sua testimonianza è preziosa e non capiamo come non possa smovere la sensibilità degli amministratori della città. A settembre presenteremo all'Assessore Rizzi un documento che documenterà uteriormente la validità sociale ed economica della nostra proposta. La nostra attività continua anche grazie al grande riscontro che abbiamo avuto da parte dei cittadini e dei professionisti di settore. Deepriders
18-4 2011
RispondiEliminaSONO GIOVANNI DI ZONA 4.
LA MIA PALAZZINA ESSENDO UBICATA VICINO ALLA PISCINA CAIMI DI VIA CARLO BOTTA , MI PERMETTE DAL BALCONE DI CASA DI VEDERE TALE IMPIANTO . DA CIRCA SEI ANNI NON SI è FATTO NULLA E PERTANTO TALE IMPIANTO E LASCIATO IN UNO STATO DI ABBANDONO PIETOSO . NELLE VASCHE DOVE CI DVREBBE ESSERE L'ACQUA CI CRESCE L'ERBA. PRIMA IL PRATO DELLA PIOSCINA E DIVENTATO SPAZIO UTILIZZATO COME CANTIERE PER EFFETTUARE I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DEL VICINO TEATRO FRANCO PARENTI POI ABBANDONATO .IO VORREI SAPERE SA TOCCA AI RESPONSABILI , DI TALE TEATRO O SE TOCCA AI CONSIGLIERI DEI LAVORI PUBBLICI, O DELLO SPORT DEL COMUNE PRENDERSI CARICO DEI LAVORI DI MANUTENZIONE E RIMESSA IN FUNZIONE DELLA PSCINA CAIMI , DANDO COSì MODO AI RESIDENTI DELLA ZONA E NON SOLO (BAMBINI,GIOVANI ANZIANI E
DISABILI ) DI FARE SPORT . INOLTRE ESPERTI VALUTERANNO, SE E POSSIBILE COPRIRE LA CAIMI PER POTER ERSSERE UTILIZZATA TUTTO LANNO .
SONO SEMPRE GIOVANNI DI ZONA 4.
RispondiEliminaSU INTERNET,HO TROVATO ARTICOLI SULLA PISCINA CAIMI E ANCHE UN VIDEO DI DUE PERSONE (PENSO SIANO CONSIGLIERI DELCOMUNE ). TANTIE BELLE PAROLE E TANTI BEI PROGETTI . SPERIAMO CHE NON DEBBA PASSARE ANCORA MOLTO TEMPO, PRIMA DI RVEDERE IN FUNZIONE LA CAIMI CHE FA PARTE DI UN PEZZO DI STORIA MILANESE CARO AI CITTADINI.
Lo stato della piscina 10 giorni fà.Giudicate voi.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=XrMS23PW1HQ
buon giorno a tutti, per caso ho trovato il vostro blog, mi fa piacere trovare persone che hanno voglia di risolvere il problema della piscina, da oltre 5 anni cerco di affrontare il problema con determinazione grazie anche ad una grande amicizia con il presidente di milano sport, che tra l'altro è nato e vissuto fino a pochi anni fa in via botta.
RispondiEliminastiamo assieme cercando di realizzare finalmente il progetto che riporti la piscina al vecchio splendore, siamo arrivati ad un passo dalla sua realizzazione...purtroppo si è messo di mezzo il teatro Parenti il quale ha ben altri fini per quello che dovrà invece diventare, una piscina aperta a tutti con corsi aperti tutto l'anno...noi ci crediamo ancora e per realizzarlo ho accettato un'offerta che non potevo rifiutare, grazie anche per l'impegno profuso in questi anni con il comitato botta, sto riscontrando chiaramente diverse opposizioni da parte dei consiglieri di zona uscenti, ma io vado avanti lo stesso credendo che con la forza del fare si riesce ad ottenere il più impensabile dei risultati, se mi volete dare una mano questa è la mia mail, ferrari.davide@email.it
ps: dimenticavo di dirvi che abito proprio sopra la piscina...fate voi
grazie
Grazie Davide, siamo a disposizione per ogni iniziativa utile per ridare il centro Caimi ai milanesi. Deepriders
RispondiEliminanoi come associazione mentecorpo potremmo essere interessati a proporre un progetto di aggregazione attraverso lo sport. noi lavoriamo in particolare sulla corsa e magari la nostra proposta potrebbe essere interessante. Tanto più che stiamo cercando uno spazio più idoneo per proporre le nostre attività. Non siamo naturalmente un grande investitore ma sicuramente potremmo proporre di affittare alcuni spazi una volta che siano agibili
RispondiEliminaBuongiorno sono Giovanni abito in zona 4 .
RispondiEliminaIeri sera lunedi 3 ottobre ho partecipato allassemble sul tema piscina caimi .
Dopo aver ascoltato i rapresentanti del cordinamento Vasari , i vari consiglieri , si è svolto un dibattito .
Io sono daccordo con chi vuole che tale impianto resti di dominio pubblico .
La fondazione che si ocupa del teatro Franco Parenti non deve prendere in mano la questione piscina.
Tale fondazione sta crenado,
gia tanti problemi ai residenti della zona e della via Sabina .
Quando vengono effettuare riprese di eventi importanti bloccano un lato marciapede
via Sabina e via Vasari, creando problemi di parcheggio ai resideni.
In estate quando si tengono aperte le finestre,
durante spettacoli importanti ,in fondo alla mia via viene installato un ristorante mobile
con rumori sia di giono quando scaricano dai camion sia di notte quando caricano di nuovo sui camion una volta terminato llo spettacolo .
La gente quando esce dal teatro parla e fa rumore, tutto questo reca disturbo ai residenti.
Quello che io chiedo e che tale impianto resti pubblico nessuna asociazione privata deve mattere le mani sulla piscina,
un'esperienza di privato c'è gia stata in passato quando si facevano feste e musica alta dentro gli spazi aperti della Caimi.
I lavori devono essere svolti in modo corretto e nei tempi gisti,
in modo che la piscina alla fine resti utilizzabile da tutti : bambini , anziani , giovani e disabili.
Ciao Giovanni
Buongiorno Giovanni, crediamo che il più grande disagio sia costituito dall'abbandono della Piscina. Pensiamo che ben sopporterebbe il vociare di ragazzi e bambini e non solo, che sfruttino la piscina rallegrando anche il contesto urbano. Il problema è l'abbandono ed il timore che in futuro se ne continui a fare un uso improprio. Deepriders
RispondiElimina