mercoledì 18 maggio 2011

Primavera 2011 la Caimi è ancora chiusa e nulla si muove

Purtroppo anche quest'anno dopo i soliti annunci primaverili di un'imminente avvio dei lavori di ristrutturazione, dopo l'occupazione da parte di un gruppo di cittadini, motivato da altre istanze sociali ed il successivo sgombero, nulla si muove!
Ricompare il teatro Parenti quale interlocutore per il ripristino dell'area ( o la fondazione Pier Lombardo, non si capisce ,)si annunciano imminenti accordi con non meglio precisati operatori per la realizzazione di un ancor più indefinito progetto, ma l'area resta abbandonata ed ancor più grave i cittadini non vengono informati. Non si comprende questo modo di agire della PA, perchè anziché fare inutili proclami, non si procede con chiarezza informando sullo stato delle cose: la popolazione potre capire e comprendere le eventuali difficoltà, ma tutti questi misteri, quasi si trattasse non di un'area pubblica sottratta per incuria da anni alla sua naturale e storica destinazione pubblica di sport e svago?
Invitiamo il Comune di Milano, che tanto ha fatto in questi anni per la cultura milanese a dare informazioni dettagliate sul destino del centro balneare Caimi, così potremo comprendere meglio lo stallo della situazione e contribuire da cittadini, anche se appare difficle comprendere come un centro sportivo possa essere gestito con competenza da chi si occupa della nobile arte del Teatro, che tra l'altro opera in un settore non propriamente florido da un punto di vista economico.
Temiamo che unire due entità così diverse non porti beneficio ad alcuna delle due, mentre parrebbe certamente utile e ben più logica una soluzione che affidi la riqualificazione del centro Caimi ad un operatore di settore, che poi possa collaboare per iniziative reciprocamente utili con l'attiguo Teatro Parenti.
Deepriders

5 commenti:

  1. C'è qualcosa che possiamo fare?
    Aspettiamo di vedere chi sarà il sindaco?
    C'è da augurarsi, visti i risultati - per quanto riguarda la piscina - della gestione in corso, che vinca Pisapia, almeno avremo un nuovo interlocutore che magari per guadagnare consensi potrà impegnarsi maggiormente in quella che è divenuta ormai una farsa.
    Tre anni fa ero così contento di essermi trasferito nel quartiere con l'ufficio, per poter andare a nuotare ogni giorno in pausa pranzo. Questa chiusura è un insulto alla cittadinanza, al quartiere, e a tutti i cittadini che pagano un mare di tasse e non riescono ad avere una piscina pubblica che non sia a 200km di distanza. I continui e controversi annunci e la mancanza di chiarezza e di informazione è una grave mancanza di rispetto per tutti i cittadini.
    Stefano

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  2. Grazie Stefano per il momento non resta che attendere. Non pensiamo sia una questione politica, ma culturale. Quello che si può osservare, leggendo tutta la documentazione contenuta nel nostro blog, è la sussistenza di un perverso intreccio di gestione superficiale della cosa pubblica, unito a legami "socio-culturali" (fondazione Pierlombardo, Comune, Regione, vari personaggi della politica anni sessanta e auto proclamatisi portabandiera della grande tradizione del teatro e della cultura milanese )autorefernziali e sterili. Un po' di sano pragmatismo borghese ed operaio avrebbe da anni risolto con successo la situazione. FFMR Deepriders

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  3. dunque signori,
    qualcosa è successo ci sono state le elezioni....possiamo ripartire per chiedere alla nuova giunta di salvare la piscina Caimi.
    La piscina, oltre alla sua fondamentale funzione sportiva e di svago destinata ai cittadini, potrebbe anche essere luogo di iniziative per la cittadinanza......perchè non riprendere il filo del discorso e far rinascere questo luogo?

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  4. rettifico e completo quello che ho scritto qualche minuto fa.....la vera novità sarebbe quella di far tornare la piscina quello che era......e cioè una piscina pubblica per tutti!!
    Poi si potrebbe ragionare anche di altro....con ciò correggo me stesso per quanto ho detto prima.

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  5. Riteniamo che tutte le iniziative possibili, nell'ambito che ci compete, siano state assunte. In questo blog c'è la storia scellerata dell'incuria e dell'insipienza. Ci pare assai difficile pensare ad un andamento diverso. Pertanto ci assumiamo il ruolo di cronisti attivi, avendo constatato che l'iniziativa concreta, fattiva e disinteraasata non può trovare accoglimento nel nostro sistema normativo ed amministrativo. Se chiamati siamo comunque disponibili sempre a prestare il nostro contributo attivo. Deepriders.

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